Questo periodo di quarantena fatto di privazioni, limitazioni, imposizioni e angosce ha segnato profondamente ognuno di noi, dai più grandi e ai più piccolini; è cambiata la nostra quotidianità, sono cambiati i nostri ritmi, i modi di interagire tra noi, la lontananza forzata dai nostri cari, la perdita o la messa in pausa del proprio lavoro, la rinuncia al contatto con amici e conoscenti.
Siamo stati catapultati in una dimensione altra, in un vortice di notizie, paure, emozioni forti e per lo più destabilizzanti, situazione che come uno tsunami ci ha improvvisamente travolti e messi a dura prova soprattutto in ambito psicologico ed emotivo: a diverso livello, a seconda dell’età, siamo entrati in contatto con le nostre paure più profonde, soprattutto la paura della morte, siamo entrati in contatto con vecchie o nuove angosce, nuovi fattori stressanti e ansiogeni e con un senso di frustrazione/impotenza che ci hanno destrutturati.
Pensiamo in particolar modo alle persone che svolgono professioni legate alle cure mediche (medici, infermieri, oss, …), agli anziani (innanzitutto quelli residenti in case di riposo) isolati e privati dei loro affetti più cari, ai bambini a cui è stata stravolta la loro quotidianità e le loro relazioni, alle persone che hanno vissuto sulla propria pelle i segni lasciati dal virus.
Ma pensiamo anche a quelle persone con la tendenza ad evitare i problemi personali, abituati a dirsi che magari evitandoli sarebbero spariti, oppure a chi se ne stava prendendo cura tramite un percorso terapeutico, tutte persone che ad oggi si sono ritrovate (chi più chi meno) sole ad affrontarli: pensiamo ad esempio alle persone che soffrono di disturbi alimentare, persone vittime di violenza, coppie in crisi, genitori in difficoltà nella gestione dei figli, sia a livello organizzativo che educativo, persone con disturbi psichiatrici, e molto altro.
È stato un importante scombussolamento sul piano personale, professionale, genitoriale, sociale, di molte persone che molto probabilmente avrà causato effetti psicologici duraturi e profondi, soprattutto sulle persone più fragili: ad esempio disturbi dell’umore, disturbi emotivi, irritabilità, depressione, problemi del sonno, disturbo post traumatico da stress, burnout, paure incontrollate, paranoie e crisi d’identità.
Sarà necessario ed indispensabile affrontare tutte le conseguenze di questa pandemia, sia sul lato economico che sul lato umano: nel caso in cui vi sentiate in forte difficoltà, non esitate a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta qualificato, prendersi cura del proprio benessere personale e mentale è fondamentale per recuperare una sorta di normalità con noi stessi e con gli altri.
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